Fisiatra
Dalla parte del Medico Fisiatra
Con il miglioramento dell’outcome nelle pazienti trattate per tumore della mammella vi è maggiore attenzione alla qualità di vita.
Dopo l’intervento chirurgico possono verificarsi quadri di limitazione funzionale dell’arto superiore omolaterale all’intervento stesso, generalmente transitori e seguiti da un progressivo recupero delle capacità funzionali con ripresa delle abituali attività. Nel trattamento multidisciplinare dell’operata al seno sono stati quindi introdotti protocolli di riabilitazione precoce e di follow up almeno nel primo anno.
A breve e lungo termine dall’intervento chirurgico si possono avere alcuni disturbi quali:
- Al risveglio dall’intervento chirurgico è possibile avvertire un impaccio all’arto superiore omolaterale legato alla ferita chirurgica ed al dolore postoperatorio, solitamente transitorio e che regredisce entro i primi giorni post-operatori.
- Alterazioni della sensibilità (formicolii, sensazione di pelle addormentata, bruciore) in corrispondenza della ferita chirurgica, del cavo ascellare e dell’arto superiore omolaterale. Tale percezione di alterata sensibilità in genere è transitoria, anche se in alcuni casi può permanere nel tempo.
- Sensazione di “braccio gonfio” e di pesantezza. Ciò è dovuto all’asportazione dei linfonodi ascellari che altera il riassorbimento del liquido linfatico che si accumula nei tessuti e può predisporre all’edema. È opportuno già nei primi giorni dopo l’intervento mantenere per 1 ora consecutiva l’arto superiore in scarico su un cuscino, in modo che la mano sia posta più in alto rispetto alla spalla.
- Sensazione di tensione a livello dell’ascella e al braccio accompagnata, in genere, all’ osservazione di “cordoncini lineari” tesi e dolenti e che limitano il movimento di allontanamento dell’arto dal corpo. Questi cordoncini sono dovuti alla “reazione” dei vasi linfatici collegati ai linfonodi asportati. In alcuni casi tale condizione può persistere per alcuni mesi ma la continuità nell’utilizzo dell’arto superiore la migliora.
- Instabilità delle scapola omolaterale all’intervento con quadro di scapola alata per deficit del muscolo gran dentato.
Rispettando i tempi di guarigione chirurgica, è opportuno effettuare movimenti per il recupero della funzionalità dell’arto superiore che devono essere eseguiti in maniera dolce ma continua per favorire lo scorrimento dei piani cutanei e sottocutanei della parete toracica, dell’ascella e dell’arto superiore omolaterale all’intervento.
Dopo l’intervento è opportuno seguire alcune indicazioni per la corretta gestione dell’arto superiore del lato operato:
- Almeno durante il primo mese evitare di sollevare pesi, portare la borsa, stirare, lavare i pavimenti, passare l’aspirapolvere…
- Evitare eventuali prelievi del sangue dal lato operato
- Evitare di venire a contatto con sostanze a cui si è allergici (detersivi, metalli, materiali sintetici,…)
- Evitare di indossare indumenti e/o anelli, bracciali orologi che costringano il braccio
- Porre particolare attenzione alle punture di insetti ed alle piccole ferite da manicure, da giardinaggio o da altre attività; nel caso, lavare e disinfettare subito le ferite
- Se compare arrossamento cutaneo con sensazione di calore e dolore del braccio è necessario contattare prontamente il Medico Curante per l’inquadramento diagnostico e la prescrizione della terapia opportuna
Se dopo 3-4 settimane dall’intervento chirurgico persistono una o più di queste condizioni:
- Dolore alla ferita chirurgica, ascella, torace, spalla, angolo inferiore della scapola,
- Affaticabilità dell’arto superiore con sensazione di minor forza,
- “braccio gonfio”,
- Limitazione nell’esecuzione di alcuni movimenti nelle attività della vita quotidiana.
È opportuno effettuare una visita fisiatrica in cui, se necessario, verrà elaborato un Progetto/programma riabilitativo individuale.
Dott.ssa Susanna Ricotti
Dirigente Medico 1° Livello
Riabilitazione specialistica – Dipartimento
Medicina diagnostica e servizi
Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia